Campi della legalità 2022: un’esperienza estiva nei beni confiscati alla mafia in Sicilia!

Aprono le iscrizioni per “Estate in campo 2022”

Il viaggio a Corleone si terrà dal 25 agosto al 1 settembre. Il viaggio a Corleone si terrà dal 13 al 22 luglio. Il gruppo sarà a Palermo il 19 luglio, partecipando alla cerimonia in memoria dei trent’anni della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Così Andrea La Malfa, presidente Arci del Trentino aps: per i giovani che partecipano “Estate in campo” è un’occasione per sperimentarsi in azioni concrete contro il potere mafioso. L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto.

I terreni confiscati in Sicilia sono gestiti dalla Cooperativa “Lavoro e non solo”; circa 150 ettari tra Corleone, Monreale e Canicattì che producono tramite metodo biologico legumi, pasta, olio, passata di pomodoro ed uva. I partecipanti alloggeranno a Casa Caponnetto, edificio adibito ad ostello e confiscato nei primi anni del duemila ai fratelli Grizzaffi, nipoti di Salvatore Riina.

I partecipanti saranno coinvolti in attività formative, incontri con personalità impegnate nella lotta alla mafia; ma sono previste anche visite alla scoperta del territorio: a Cinisi (Palermo) alla casa di Peppino Impastato, il giornalista e attivista siciliano noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a Portella della Ginestra, luogo della strage del primo maggio 1947, e a Palermo. Al ritorno i giovani che hanno preso parte ai Campi, saranno chiamati a restituire alla cittadinanza la loro esperienza anche tramite apposite iniziative.“Il trentennale della strage di via D’Amelio assume un valore particolare. Per questo motivo quest’anno abbiamo fatto in modo di essere a Palermo per quella data all’interno di Estate in campo. E’ una data da ricordare per tutelare la memoria del Paese e soprattutto da trasmettere a chi non era ancora nato, come i partecipanti all’iniziativa. – continua La Malfa – Ma la mafia non è qualcosa da studiare solo sui libri di storia: le organizzazioni criminali sono presenti, anche sul nostro territorio come abbiamo visto dalle recenti indagini dell’inchiesta “Perfido”. Per questo abbiamo bisogno di migliorare i nostri anticorpi, la nostra capacità di riconoscere il fenomeno mafioso nelle sue diverse forme. Questo vale per tutti i cittadini e soprattutto per le istituzioni, non solo per i giovani.”

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Il percorso può essere riconosciuto dalle scuole superiori come progetto di PCTO. Per informazioni sulla partecipazione è possibile contattare l’Arci del Trentino nella fascia oraria 9:00-12:00, 14-17:00 dal lunedì al venerdì al numero 0461231300 o scrivere una mail a trento@arci.it