ECCO L’ELENCO DEI PROGETTI APPROVATI E SVOLTI NEL 2018

CINEFORUM LINGUISTICO – associazione Tandem Café Rovereto

L’Associazione Tandem Cafè Rovereto è operativa già da qualche anno nell’organizzare incontri informali tra giovani italiani, richiedenti asilo, presenti in strutture a Rovereto, e giovani stranieri per favorire l’integrazione. La nostra società, soprattutto negli ultimi anni, è diventata sempre più multietnica: i giovani si muovono con più frequenza da un paese all’altro per varie ragioni soprattutto molte persone sono dovute emigrare dai loro paesi d’origine a causa di guerre carestie alla ricerca di una vita migliore. Questi giovani hanno voglia di conoscere la nostra realtà, di farsi conoscere, di integrarsi dall’altra anche i giovani di Rovereto hanno la necessità di conoscere l’altro per accettare la diversità in maniera diretta. Attraverso l’incontro e il confronto diretto. Il progetto è volto a favorire l’integrazione attraverso la conoscenza reciproca dei giovani italiani e stranieri, in un clima di fratellanza. Il dialogo ci permette di avere maggiore consapevolezza del fatto che alla fine siamo tutti uguali e fratelli, nonostante le diverse appartenenze culturali e di razza. Nell’anno 70° dalla sottoscrizione della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, sarà portato a conoscenza e analizzato questo importante documento, firmato a Parigi il 10.12.1948 a cura delle Nazioni Unite. durante gli appuntamenti sarà distribuito a tutti i partecipanti un opuscolo contenente la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Il Tandem si svolge ormai da più anni a Rovereto, nasce come luogo d’incontro tra giovani che hanno voglia di mettersi in gioco e fare nuove amicizie. Il Tandem è volto a favorire l’interculturalità e la multiculturalità in un clima di condivisione, attraverso incontri settimanali in cui si discutono argomenti di attualità in lingue diverse. I giovani trentini portano a conoscenza la realtà locale ad altri giovani provenienti da altri paesi, richiedenti asilo presenti nei centri di accoglienza della città, in uno scambio reciproco di idee e conoscenze.Vengono affrontati temi di attualità che interessano i giovani e meno giovani del territorio e le persone straniere attraverso l’utilizzo di lingue diverse per incrementare e arricchire la conoscenza delle stesse A seguito dei nostri incontri Tandem nel gruppo di giovani, identificati è maturata l’idea di creare il progetto Cinema che attraverso incontri mensili strutturati (da maggio a dicembre 2018), vuole essere un ulteriore strumento per unire i giovani provenienti da varie parti del mondo. Il gruppo di giovani del Tandem possono essere identificati con i partecièanti attivi del progetto in quanto protagonisti diretti nelle fasi di ideazione, gestione e realizzazione del progetto stesso. Il progetto cinema si apre con un momento iniziale di ritrovo e convivialità, presso lo Smart lab (previsto per le ore 19). La partecipazione agli appuntamenti è libera e non prevede iscrizioni, questo per incentivare la maggior presenza dei ragazzi richiedenti asilo. Dal primo incontro sarà tenuto un registro presenze, sottocritto dagli stessi, nel quale i ragazzi iscritti si impegneranno a partecipare al progetto. A tutti gli i partecipanti sarà offerto un buffet di benvenuto, quale occasione per creare nuove amicizie, scambiare opinioni e conoscere nuove realtà in un ambiente solidale. Sarà altresì donato il libretto contenente la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Successivamente ci sposteremo in una sala dove verrà proiettato il film in lingua originale e dopo la proiezione seguirà un dibattito sul tema trattato, un momento in cui i giovani partecipanti esprimeranno le proprie personali riflessioni sul tema che saranno raccolte in cartelloni che saranno mostrati e illustrati durante l’incontro finale nel quale i ragazzi racconteranno quest’esperienza vissuta. Il Tandem offre non solo apertura e conoscenza tra giovani, ma vuole anche favorire la conoscenza delle lingue al di fuori dell’ambiente scolastico, senza temi scritti, senza interrogazioni ma attraverso il dialogo tra giovani in un contesto informale. Per pubblicizzare l’evento, abbiamo scelto di avvalerci di un grafico per creare delle locandine accattivanti, con lo scopo di incuriosire i ragazzi a partecipare a questi incontri mensili. Il grafico curerà altresì la realizzazione del libretto contenente la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che sarà distribuito ai partecipanti. Da questo progetto ci aspettiamo di fornire ai giovani l’occasione per creare un clima di fratellanza, conoscenza del territorio, nuove amicizie anche al di fuori del progetto e solidarietà.

 

OFFSET MAGAZINE – EDIZIONE SPECIALE SUI DIRITTI DELL’UOMO – ass.ne Offset

Dopo una positiva esperienza ottenuta con la realizzazione del progetto OFFSET MAGAZINE proposto da Associazione Offset all’interno dei POG 2015 e 2016 presso il Comune di Rovereto si evince ora la necessità di poter utilizzare il canale e il prodotto frutto di questi percorsi per impegnarsi in un percorso di sensibilizzazione sulle tematiche dei diritti umani, con particolare attenzione alla situazione dei richiedenti asilo e degli immigrati, attraverso processi di integrazione diretta e indiretta, portando il lavoro di redazione fisicamente all’interno di centri di accoglienza, ed invitando i richiedenti asilo a condividere un percorso di cittadinanza attiva in collaborazione con giovani coetanei del territorio del Comune di Rovereto in luoghi di socializzazione cittadini, e, secondariamente, di far recepire alla comunità tutta, attraverso la fruizione del prodotto editoriale, e promozione annessa, i valori trasmessi e creati all’interno del progetto. Lo scopo di questa migrazione temporanea della redazione è quella di raccogliere fisicamente le voci dei richiedenti asilo, aiutandoli, attraverso l’affiancamento della redazione pre-esistente e dei giovani residenti partecipanti al progetto, a superare il gap espressivo spesso presente per differenze linguistiche. La creazione di un gruppo misto, di giovani del territorio e richiedenti asilo, che si sposterà tra il centro di accoglienza e luoghi di aggregazione giovanile, permetterà un’attivo scambio di conoscenze culturali, sociali e valoriali, tese ad abbattere i sentimenti negativi che purtroppo troppo spesso dilagano, nei confronti dell’integrazione e del riconoscimento dei diritti umanitari degli immigrati. Da una parte si lavorerà sulla sensibilizzazione e sull’empatia dei giovani residenti, dall’altra si porterà ai richiedenti asilo una forte possibilità espressiva e strumenti formativi utili anche oltre il conseguimento del progetto (miglioramento della conoscenza della lingua italiana). Tutta le dinamiche relazionali e progettuali saranno quindi tese a colpire entrambi i target di protagonisti del progetto (giovani e richiedenti asilo), limandone quindi le differenze fino a raggiungere un gruppo coeso ed omogeneo. Il gruppo di giovani che si andrà a formare avrà il compito di ri-definire, consolidare e implementare il prodotto editoriale, passando alla creazione e gestione di un numero speciale del Magazine. Il magazine sarà distribuito gratuitamente (free-press) sul territorio Provinciale. Ogni partecipante avrà modo di sviluppare le proprie capacità in materia di scrittura, giornalismo, pubblicità ed editoria, nei campi di interesse prediletti, dando quindi sia visibilità che spazio alla creatività dei partecipanti al progetto ed un valido strumento informativo-educazionale dei fruitori. In questo percorso, si viene a creare un importante spazio di incontro e dibattito, sia sulla carta stampata che all’interno di una redazione fisica e telematica, mettendo giovani di diverse estrazioni sociali, linguistiche, generi, età e culture o micro-culture di appartenenza, seduti intorno ad un tavolo a discutere di temi di attualità, politica e culturali, avendo come compito il “fare sintesi” delineando quindi, attraverso una serie di classifiche valoriali, i concetti e le idee che riescono più a rappresentarli come singole persone e come gruppo.

 

RIGENERAZIONI CREATIVE – alla ricerca dei beni comuni – Cooperativa sociale SMART

L'immagine può contenere: albero, abitazione e spazio all'aperto

Contesto generale Il POG di Rovereto ha la finalità generale legata alla “promozione del protagonismo giovanile nelle sue varie manifestazioni e l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani nei confronti di se stessi e della comunita”. Questi due elementi (protagonismo ed assunzione di responsabilità nei confronti della comunità) sono i pilastri su cui viene costruito questo progetto elaborato da cinque organizzazioni giovanili che fanno parte del Network delle associazioni giovanili costituito con deliberazione giuntale. Il progetto raccoglie infatti l’invito di “Giovani Pro” e vuole sensibilizzare e promuovere i diritti legati al concetto di sussidiarietà orizzontale previsto dalla Costituzione (art. 118) secondo cui “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Non solo: l’art. 24 del cosiddetto “Sblocca Italia” (legge 164/2014) prevede che “I Comuni individuano i criteri in base ai quali cittadini singoli o associati possono presentare progetti con finalità di interesse generale”. Il progetto promuove questo “diritto alla partecipazione”. Tutto ciò nel 2018, l’Anno europeo del patrimonio culturale, la cui finalità è incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Europa, quale risorsa condivisa, sensibilizzare alla storia e ai valori comuni e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo (https://europa.eu/cultural-heritage/european-year-cultural-heritage_it). Il progetto “Ri-Generazioni creative: alla ricerca dei beni comuni” è ideato da cinque organizzazioni appartenenti al network, viene sviluppato in raccordo con la PA, prevede la costituzione di una equipe, l’individuazione di un project manager (referente). Contesto locale In città si stanno verificando cambiamenti importanti, a partire da degiovanimento sociale, chiusura di importanti luoghi di lavoro, aumento più che evidente di spazi vuoti. Qui il network di organizzazioni giovanili si vuole impegnare per portare innovazione in un contesto che segnala sia voglia di socialità (ad es. Smart Lab ormai “pieno”), sia adagiamento su tendenze che appaiono irreversibili (in primis l’invecchiamento della popolazione). Obiettivo è infatti riprendersi gli spazi vuoti e riempirli di innovazione sociale, culturale, artistica, talento, idee, passioni e competenze, a partire dall’impegno delle giovani generazioni. Sempre più spesso nelle città sono i giovani i soggetti da cui partono percorsi di innovazione sociale, intesi quali processi (spesso anche creativi), in partnership con la PA ed i cittadini singoli e/o associati. Questi percorsi si caratterizzano per una valenza di pubblicità, informazione e trasparenza: sono azioni che portano alla creazione di beni comuni, dove la fruizione del luogo (che si vuole pubblica) è più importante della proprietà stessa degli immobili (che infatti possono essere comunali, privati o del Terzo settore), che altrimenti rimarrebbero vuoti. Per realizzare tutto ciò, è necessario costituire una equipe di rigeneratori che in modo attivo e trasparente sviluppi una serie di azioni e continui a comunicarle. E’ anche necessario avere un punto informativo del progetto sia on line (su roveretogiovani.it), che reali, individuati presso Smart Lab ed i vari luoghi sede di azioni di riuso del progetto.

Il progetto si può descrivere attraverso le seguenti fasi, dopo la costituzione della equipe di progetto che comporta l’individuazione di ruoli di coordinamento delle fasi:
1. individuazione, tra gli spazi vuoti ed abbandonati, quelli che permettono azioni di riuso in modo più semplice, veloce e con poche risorse, meglio se hanno anche una valenza evocativa forte (es. ex luoghi di lavoro, beni artistici abbandonati o chiusi, chiese sconsacrate vuote, ecc.). Questa fase di “scoperta” sarà continuativa per tutta la durata del progetto; 2. realizzazione (ed azioni di comunicazione) di una mappa sul web con la georeferenziazione di questi spazi, che possa essere alimentata anche dai singoli cittadini, permettendo loro di segnalare un bene che possa essere oggetto di riuso anche temporaneo. La mappa verrà predisposta attivando il canale “Rovereto” sulla piattaforma nazionale del riuso, sviluppata da Rete Iter (su finanziamento Dipartimento Gioventù), “Riusiamolitalia.it”. Ogni spazio viene descritto da una scheda che evidenzia il differenziale tra lo stato attuale di conservazione e le diverse possibilità di riuso.
I partecipanti svilupperanno le seguenti competenze: – creatività applicata ad azioni di riuso di spazi; – organizzazioni di micro eventi; – digital mapping: georeferenziazione sul web degli spazi individuati idonei ad azioni di riuso; – capacità di analisi e studio sul tema della rigenerazione urbana; – lavoro di gruppo; – comunicazione, storicizzazione e pubbliche relazioni. La città in generale potrà scoprire nuove modalità di attivazione e di utilizzo di luoghi dismessi.
Indicatori:

Fase 1) individuazione dei beni emblematici oggetto di possibili azioni di riuso: elaborazione di 10 schede e scelta del 50%; pubblicazione on line di schede relative a quattro spazi;

Fase 2) mappatura sul web con georeferenziazione dei beni Pubblicazione on line dei beni (e relative schede): pubblicazione su canale dedicato a Rovereto sulla piattaforma nazionale del riuso;

Fase 3) formazione campus itinerante apprendimento buone pratiche nazionali di rigenerazione organizzazione di un tour per confronti con i protagonisti della rigenerazione di spazi in 5 luoghi diversi, simili alla situazione locale Produzione di materiale video, fotografico e papers su ogni spazio visitato

Fase 4) interventi di riuso su spazi Innesco di quattro azioni di riuso sui quattro spazi cittadini, mappati on line, con altrettanti workshop sulla rigenerazione, mostre fotografiche ed altri eventi Attivazione di 4 percorsi di rigenerazione capaci di attivare cittadinanza (coinvolgimento di altri soggetti oltre ai “riattivatori”)

Fase 5) formazione su riuso e rigenerazione Organizzazione di workshop con esperti nazionali e buone pratiche italiane Realizzazione di quattro workshop seminariali negli spazi rigenerati

Fase 6) partecipazione ad altri eventi cittadini Presenza attiva ad importanti eventi cittadini per presentare il progetto Partecipazione a due eventi in città (Bosco e Urban Fest) con stand ad hoc sul progetto

Fase 7) diffusione dei risultati Elaborazione di una pubblicazione sulla rigenerazione. Comunicazione costante sulle azioni del progetto, sul sito delle organizzazioni coinvolte e su rovereto giovani.it Quattro campagne social per promozione on line della pubblicazione, rivolte ad amministratori pubblici. Pubblicazione di una news a settimana sul progetto, sul sito roveretogiovani.it

PER DETTAGLI DELLE AZIONI E COSTI –  ROV_POG_2018.1528709961